Descrizione
Dell'attuale parrocchia, la Chiesa di San Giacomo Maggiore, il primo documento che ne conferma l'esistenza è del 15 agosto 1172, anno in cui gli alessandrini giurano fedeltà e vassallaggio al Marchese di Gavi. La facciata è in purissimo stile romanico, intatta come quando la Chiesa fu eretta, in arenaria locale, nella seconda metà del XII secolo sui resti di un ospizio per i pellegrini in viaggio verso il santuario di San Giacomo di Compostella.
Il portale, decorato di colonne agilissime e lavorate a trecce nell'arco, ospita nell'architrave l''Ultima Cena'; la decorazione scultorea esterna continua nella scultura di una figura umana sul colmo del timpano, nelle mensole degli archetti pensili e nella lunetta del portale laterale; il rosone è fortemente asimmetrico per l'interruzione della ghiera.
L'interno dell'edificio, fortemente modificato in periodo barocco, è scandito da tre navate e al termine di ognuna si apre un'abside semicircolare; le colonne sono monolitiche con capitelli lavorati a sbalzo raffiguranti mostri, figure antropomorfe e animali.
Bellissimo il tiburio della torre campanaria, a pianta ottagonale non equilatera, che oggi risulta sopraelevato rispetto all'originario a seguito delle modifiche di inizio XVIII secolo, che lo sormontarono con un loggiato a pilastri e torricella al culmine. Sul lato destro della Chiesa si trova un caratteristico porticato, con volta in conci a vista, basato su pilastri con arco a tutto sesto, aperto su un piccolo giardino a terrazzo da cui si gode un'ampia visuale sul paesaggio circostante.
Molte opere d'arte si trovano all'interno della Chiesa tra le quali: l'affresco tardomedievale di 'San Sebastiano e San Rocco'; l'affresco del 'Battesimo di Gesù' del XVII secolo; l'affresco trecentesco della 'Madonna della Misericordia'; la statua marmorea della 'Vergine' opera del 1764 di Carlo Cacciari, contornata dai dipinti su rame dei 'Misteri'; l'imponente cassa processionale dell''Assunta', scolpita in legno nel 1854 da Luigi Montecucco; il dipinto del 'Battesimo di Gesu'' del 1591 di Lazzaro Calvi, la tela con 'San Giacomo che scaccia i mori' di Giovanni Raffaele Badaracco; i dipinti della 'Vergine con Bambino' di inizio Settecento e la 'Santissima Trinità con San Gerolamo e San Francesco da Paola' di Giovan Battista Carlone; la pala di Gandolfino da Roreto di fine XV secolo rappresentante la 'Madonna in trono con il Bambino' e i 'Santi Giacomo e Giovanni Battista'; i dipinti della 'Resurrezione di Lazzaro' di Bernardo Montessoro e del 'Sogno di San Giuseppe' del primo decennio del '600 di Giovan Battista Paggi e infine la bella scultura in marmo della 'Vergine con Bambino' del XVIII secolo.
Il portale, decorato di colonne agilissime e lavorate a trecce nell'arco, ospita nell'architrave l''Ultima Cena'; la decorazione scultorea esterna continua nella scultura di una figura umana sul colmo del timpano, nelle mensole degli archetti pensili e nella lunetta del portale laterale; il rosone è fortemente asimmetrico per l'interruzione della ghiera.
L'interno dell'edificio, fortemente modificato in periodo barocco, è scandito da tre navate e al termine di ognuna si apre un'abside semicircolare; le colonne sono monolitiche con capitelli lavorati a sbalzo raffiguranti mostri, figure antropomorfe e animali.
Bellissimo il tiburio della torre campanaria, a pianta ottagonale non equilatera, che oggi risulta sopraelevato rispetto all'originario a seguito delle modifiche di inizio XVIII secolo, che lo sormontarono con un loggiato a pilastri e torricella al culmine. Sul lato destro della Chiesa si trova un caratteristico porticato, con volta in conci a vista, basato su pilastri con arco a tutto sesto, aperto su un piccolo giardino a terrazzo da cui si gode un'ampia visuale sul paesaggio circostante.
Molte opere d'arte si trovano all'interno della Chiesa tra le quali: l'affresco tardomedievale di 'San Sebastiano e San Rocco'; l'affresco del 'Battesimo di Gesù' del XVII secolo; l'affresco trecentesco della 'Madonna della Misericordia'; la statua marmorea della 'Vergine' opera del 1764 di Carlo Cacciari, contornata dai dipinti su rame dei 'Misteri'; l'imponente cassa processionale dell''Assunta', scolpita in legno nel 1854 da Luigi Montecucco; il dipinto del 'Battesimo di Gesu'' del 1591 di Lazzaro Calvi, la tela con 'San Giacomo che scaccia i mori' di Giovanni Raffaele Badaracco; i dipinti della 'Vergine con Bambino' di inizio Settecento e la 'Santissima Trinità con San Gerolamo e San Francesco da Paola' di Giovan Battista Carlone; la pala di Gandolfino da Roreto di fine XV secolo rappresentante la 'Madonna in trono con il Bambino' e i 'Santi Giacomo e Giovanni Battista'; i dipinti della 'Resurrezione di Lazzaro' di Bernardo Montessoro e del 'Sogno di San Giuseppe' del primo decennio del '600 di Giovan Battista Paggi e infine la bella scultura in marmo della 'Vergine con Bambino' del XVIII secolo.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Via XX Settembre, 4 |
Telefono | Don Alvise Leidi (3386624495) - Don Andrea Carcasole (3406192541) |
parrocchiegaviese@diocesi.genova.it |
Mappa
Indirizzo: SP170, 5, 15066 Gavi AL, Italia
Coordinate: 44°41'16,6''N 8°48'13,6''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Non accessibilità al disabile motorio
Eventi
Nessun evento in programma